Cari lettori e lettrici!!! chi non muore si rivede e io a quanto pare, nonostante lo stress da donna moglie cuoca impiegata e musicista, non sono ancora morta!!!

Per festeggiare il mio ritorno, perché vi prometto che sono tornata per davvero, ecco la mia prima ricettina del 2010, da inserire nella sezione ancora inesistente dei DOLCI.

Complice di questa nuova ricetta è stata la decisione di fare un pò di pulizia nella dispensa, di eliminare cibi scaduti, di controllare che non vi si fossero creati alieni o esseri geneticamente modificati per l'accoppiamento improbabile di un biscotto e di un pezzo di torrone avanzato!

Durante la mia scrupolosa ispezione, mi sono imbattuta in un panettone aperto a natale, ma consumato per metà. L'altra metà presente nella scatola rossa era più duro di tozzo di pane secco.

A questo punto, visto che il panettone non era scaduto e vista la mia repulsione verso lo spreco di cibo, mi è tornata in mente una ricetta vista in televisione qualche anno prima e che mi sembrò allora una trovata geniale ed una soluzione da mettere in pratica per consumare gli avanzi natalizi!!

Detto fatto, dopo aver consultato internet per ritrovare le dosi e gli ingredienti da utilizzare, il mio esperimento è stato promosso a pieni voti dal mio caro marito Mr. Scettico.

Vi ripropongo qui di seguito la ricetta, con tanto di fotine:

Ingredienti


70 grammi di zucchero
100 grammi di farina
1 uovo
1 pera (in alternativa, una mela)
50 grammi di burro
mezzo panettone

Preparazione:
1) Tagliate il panettone a fette e riponete le fette in una tortiera dove avrete giudiziosamente applicato precedentemente la carta da forno.

2) Tagliate la pera (dopo averla pelata) a fettine e ponete una fettina non troppo sottile su ogni fetta di panettone.


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3) In un contenitore sbattete le uova con 20 gr. di zucchero


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e versate il tutto sopra le pere



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4) Prendete ora lo zucchero restante ed unitelo alla farina ed al burro tagliato a pezzettini. Impastate il tutto fino ad ottenere un impasto grumoso tutto briciole.

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A questo punto versatelo nella tortiera e premete bene.


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5) Cuocete in forno a 210° per 15 minuti circa.


Ed ecco il risultato! Affamati come siamo in questo periodo non abbiamo resisito alla tentazione e lo abbiamo divorato direttamente dalla tortiera. Mi scuso per la foto poco presentabile.



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Raccomandazione: da mangiare preferibilmente una volta diventato freddo!



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Eccoci qui per una nuova ricetta! Non vi preoccupate, il fatto che io ne posti una ogni cent'anni non significa che non cucini...solo che, insomma...ecco...dai....cioè....e va bene....di solito cucina mio marito!

Tuttavia, le volte in cui la sottoscritta decide di cucinare, lo fa in modo speciale e quindi cerca di proporre piatti originali, a volte strani, che possono venir bene o finire nella lista nera del ricettario

Questa che vi propongo è chiaramente ben riuscita, e ciò anche grazie alla mia collaboratrice nonché amica nonché cognata Erika da Pesaro, la quale mi ha fatto scoprire il piacere del pesce al miele.

Ingredienti (per due persone):

- 2 orate fresche

-4 spicchi d'aglio

-sale grosso

- olio extravergine

- miele millefiori

1) Pre-riscaldate il forno a 200 gradi

2) Lavate accuratamente le orate (chiedete all'addetto ai lavori della pescheria di pulirvelo cosicché non vi tocchi estrarne le viscere...cosa non tanto gradevole....), squamate il pesce.

3) Tagliate due fogli di carta stagnola di 10 cm più lunghe delle orate.

4) Dopo aver spennellato un pò d'olio sui due fogli, disponetevi le orate e in ciascuna pancia mettete aglio affettato e sale grosso. Spennellate un pò d'olio sulla superficie delle orate e aggiungetevi ancora un pò di sale grosso, chiudete accuratamente i cartocci ed infornate per 30 minuti.

5) Passati i 30 minuti, aprite i cartocci, eliminate la pelle dal pesce, con un coltello dividete in due l'orata, seguendo la spina centrale. Estraete i filetti di pesce e porli in una teglia antiaderente che dovrà successivamente essere infornata.

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A me naturalmente, si sono spezzati e invece di aver 8 filetti intatti, ho ottenuto quanto segue:

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.

6) A questo punto, dopo aver sciolto tre cucchiai di miele in un pentolino a parte, versatelo accuratamente su tutti i filetti:

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7) Infornate per qualche minuto (5 minuti dovrebbero bastare) affinché il miele venga assorbito dal pesce e che quello in eccesso formi una patina semi-solida sui filetti:

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Disponete i filetti nei piatti ed accompagnateli con un puré di pataté filante……mmmmm…mannaggia ho di nuovo fame!

Il gusto è delicatissimo e il miele, sebbene ne abbia messo in quantità industriali, si sente quanto basta per rendere il pesce discretamente dolce senza far perdere a quest’ultimo il suo sapore naturale.

Il mio dolce maritino-cuoco non ha detto una sola parola, ma mi è bastato un suo gesto:

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Bon Appétit…!!!

Torno a casa tardi. Apro il frigo ed esulto con gioia per essermi ricordata di scongelare la carne la mattina stessa, ma mi accorgo con estrema delusione di non avere nessun ingrediente con cui poter rendere più gustoso il mio secondo di carne.

Ed ecco che i miei occhi si fermano su un barattolo di miele, uno dei tanti barattoli che i miei zii mi mandano dall'Abruzzo. Un miele fatto in casa. Semi-solido ma dolcissimo e senza additivi.
Da qui la mia ricetta (le foto verranno aggiunte la prossima volta poiché era solo un esperimento e non avevo la macchinetta gfotografica pronta) che troverete qui sotto.

Ingredienti (per due persone):
- mezza cipolla
- 400 gr di carne di vitello (l'avevo già fatta tagliare a bocconcini dal macellaio)
- miele
- aceto balsamico
- un pugno di pinoli
Preparazione:
1) Tritate finemente la cipolla e fatela dorare con un pò d'olio in padella.
2) Aggiungete i bocconcini di vitello e farli rosolare.
3) Mentre la carne cuoce in padella a fuoco medio e mentre vostro marito prepara il contorno (nel nostro caso pisellini finissimi) e gira di tanto in tanto la carne per non farla attaccare, voi pestate i pinoli in un mortaio, aggiungetevi 3 o 4 cuchiaioni belli pieni di miele (a seconda di quanto vorreste che fosse dolce la salsina) e uno o due cucchiai di aceto balsamico.
4) Merscolate bene la salsina e versarla sui bocconcini di carne ancora sul fuoco nella padella. Aumentate il fuoco e coprite la padella con un coperchio (meglio di vetro per poter controllare che non si bruci la carne).
5) Girate di tanto in tanto e quando la salsina è stata assorbita dalla carne, abbassate la fiamma al minimo e lasciate per altri 3 minuti sul fuoco.
6) Spegnete, servite i bocconcini in un bel piatto colorato ed accompagnateli con un contorno di verdure a scelta.
Fatemi sapere come vi è venuto. A mio marito, scettico dall'inizio, è piaciuto tanto. Altrimenti non ve l'avrei proposta ;)

Non è la solita ricetta, ma un altro dei miei espedienti per non far mangiare al mio povero marito la solita brodaglia.

Stasera ho pensato di fare un po' di pollo.

In casa ho: mandorle (un sacchetto da 100 gr), salsa di soja, cipolle, latte, vino bianco.

Prima di tutto, tritiamo le mandorle.

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Tostiamo le mandorle tritate con pochissimo latte, il tutto in pochi secondi a fuoco lento.

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Mettiamo il pentolino con le mandorle tostate da parte.

Ora tagliamo il pollo a bocconcini.

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Tritiamo finemente 1/2 cipolla e facciamola dorare in padella. Aggiungiamo il pollo e saliamo.

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Quando i bocconcini sono “colorati”, aggiungiamo un bicchiere di vino bianco.

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Facciamo evaporare il vino ed aggiungiamo le mandorle tritate e la salsa di soja. Per la quantità dovreste fidarvi dell’istinto. Ce ne vuole una quantità giusta da insaporire il piatto senza rendere il pollo troppo salato. Copriamo e cuociamo a fuoco lento per qualche minuto. Fate attenzione a non far attaccare il pollo e soprattutto a non farlo bruciare.

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Una volta ultimata la cottura, dovremmo avere questo risultato:

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come contorno ho optato per qualcosa di “dolce”, visto che il gusto del pollo è tendente al salato: i peperoni!!! :D

Ed ecco il piatto pronto:

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Tempo impiegato per far trovare un piatto originale a mio marito: 30 minuti.

La sua opinione: mhmmmmmmm

è andata! ;)

Come ogni sera, la nostra eroina arriva a casa e si rende conto di non aver niente in frigo. Fruga bene e ne tira fuori due fettine (scelte) di vitello e un pacchetto di insalata già pronta, pomodorini e due cetrioli.. Bene, iniziamo col segnare cosa abbiamo in casa oltre a quanto già elencato:

Arance, sale, pepe, olio, vino bianco (ci vorrebbe rosso ma fa lo stesso), aceto balsamico.

aceto

Manca la farina e il vino doveva essere rosso, ma ce la faremo anche senza!

Iniziamo col tagliare a filettini il vitello.

vitello

Prendiamo lo spremi-agrumi e spremiamo due arance e mezzo. la mezza arancia restante, la tagliamo a spicchi.

arance

Mettete a riscaldare un filo d'olio in una padella e aggiungere il vitello tagliato. Fate dorare (quanto mi piace questo termine!!).

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Nel frattempo, preparate un'insalata di lattuga, radicchio, valeriana, pomodorini, cetriolo. Io avevo quella già pronta e, dopo averle dato una sciacquata vi ho aggiunto 6 pomodorini e 1 cetriolo.

Conditela con olio e sale. E solo alla fine aggiungetevi la crema di aceto balsamico.

insalata

A questo punto se avete la fortuna di disporre del vino rosso, aggiungetelo al vitello.

Io, non avendo questa fortuna, ho improvvisato aggiungendo del vino bianco e un po' di aceto balsamico (poco).

Girate bene, aggiungete un po' di sale e pepe, amalgamate e abbassate un po' la fiamma, mettete il coperchio e lasciate cuocere per 3 minutini.

L'aspetto (prima dei 3 minuti) dovrebbe essere il seguente:

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Passati i 3 minuti, solo quando il vino e l'aceto sono stati ben assorbiti dalla carne, aggiungete la spremuta d'arancia. Girate bene e ricoprite.

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Fate assorbire l’arancia quasi completamente. Una volta pronto il tutto, a fine cottura aggiungete gli spicchi d'arancia, precedentemente preparati, nella padella e lasciate riposare qualche secondo.

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Ed ecco il risultato finale:

finale

Il gusto è tutto da scoprire….buonissimo!

Bon appétit!