Orata al miele

Eccoci qui per una nuova ricetta! Non vi preoccupate, il fatto che io ne posti una ogni cent'anni non significa che non cucini...solo che, insomma...ecco...dai....cioè....e va bene....di solito cucina mio marito!

Tuttavia, le volte in cui la sottoscritta decide di cucinare, lo fa in modo speciale e quindi cerca di proporre piatti originali, a volte strani, che possono venir bene o finire nella lista nera del ricettario

Questa che vi propongo è chiaramente ben riuscita, e ciò anche grazie alla mia collaboratrice nonché amica nonché cognata Erika da Pesaro, la quale mi ha fatto scoprire il piacere del pesce al miele.

Ingredienti (per due persone):

- 2 orate fresche

-4 spicchi d'aglio

-sale grosso

- olio extravergine

- miele millefiori

1) Pre-riscaldate il forno a 200 gradi

2) Lavate accuratamente le orate (chiedete all'addetto ai lavori della pescheria di pulirvelo cosicché non vi tocchi estrarne le viscere...cosa non tanto gradevole....), squamate il pesce.

3) Tagliate due fogli di carta stagnola di 10 cm più lunghe delle orate.

4) Dopo aver spennellato un pò d'olio sui due fogli, disponetevi le orate e in ciascuna pancia mettete aglio affettato e sale grosso. Spennellate un pò d'olio sulla superficie delle orate e aggiungetevi ancora un pò di sale grosso, chiudete accuratamente i cartocci ed infornate per 30 minuti.

5) Passati i 30 minuti, aprite i cartocci, eliminate la pelle dal pesce, con un coltello dividete in due l'orata, seguendo la spina centrale. Estraete i filetti di pesce e porli in una teglia antiaderente che dovrà successivamente essere infornata.

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A me naturalmente, si sono spezzati e invece di aver 8 filetti intatti, ho ottenuto quanto segue:

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.

6) A questo punto, dopo aver sciolto tre cucchiai di miele in un pentolino a parte, versatelo accuratamente su tutti i filetti:

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7) Infornate per qualche minuto (5 minuti dovrebbero bastare) affinché il miele venga assorbito dal pesce e che quello in eccesso formi una patina semi-solida sui filetti:

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Disponete i filetti nei piatti ed accompagnateli con un puré di pataté filante……mmmmm…mannaggia ho di nuovo fame!

Il gusto è delicatissimo e il miele, sebbene ne abbia messo in quantità industriali, si sente quanto basta per rendere il pesce discretamente dolce senza far perdere a quest’ultimo il suo sapore naturale.

Il mio dolce maritino-cuoco non ha detto una sola parola, ma mi è bastato un suo gesto:

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Bon Appétit…!!!

1 Comment so far
  1. Anna said

    13 marzo 2009 alle ore 13:45

    Il pesce al miele?! Interessante! Non so se mio marito me lo farà provare... ma ci proviamo ;)

    grazie per il tuo commento sul mio blog :)

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